THE INFORMER

2008/11/18

se volete potete cancellarlo, distruggerlo

Salve a tutti,
io ho paura. Ho paura per due motivi: penso che tutte le nostre belle teorie, studiate e ristudiate, ci stanno conducendo verso il disastro; ma soprattutto mi sembra che io stia perdendo il contatto con la realtà, lasciandomi indietro le cose che contano per davvero.
Non voglio fare retorica, non parlo di Keynes e di Friedman, di comunismo e di fascismo, di bene e male; voglio solo vederci più chiaro, e mi auguro che voi mi sappiate aiutare, facendomi vedere dove/come/perchè sto sbagliando.
Parto da una considerazione: la disuguaglianza nel mondo sta aumentando. Avviene in Italia, ma soprattutto avviene in altre parti del pianeta; sempre più persone vivono con meno di 1 $ al giorno, i morti per fame sono di gran lunga maggiori di quelli del terrorismo, l’1% della popolazione possiede il 40% della ricchezza, e così via dicendo, potrei continuare all’infinito.

Il vero problema, il motivo della mia paura, è che è il sistema monetario (o capitalistico) che genera tutto questo.

Adam Smith diceva: “Dati l'uguaglianza di fronte al diritto, il non intervento dello Stato e il principio di simpatia, la mano invisibile assicura il realizzarsi di un ordine sociale che soddisfa l'interesse generale” ovvero la convergenza spontanea degli interessi personali verso l'interesse collettivo. Ora, una conseguenza mi sorge spontanea: ma se tutti perseguono il proprio interesse personale, se i benefici (in senso ampio) saranno superiori ai costi (in senso ampio), niente mi ostacolerà dal mettere i piedi in testa al mio prossimo, anzi è la stessa mano invisibile che mi spinge a farlo.

Comunque lascio perdere queste trattazioni filosofiche, non fanno per me, ed entriamo nel tecnico. Le Banche Centrali (BC) sono istituti privati, delle SPA, che hanno il potere di emettere moneta e di PRESTARLA, perseguendo come obiettivo generale il controllo sui prezzi, l’inflazione, utilizzando come strumento il tasso di interesse. Ora supponiamo che siamo nel punto zero, dove non c’è moneta in circolazione, lo Stato decide di intraprendere alcune opere pubbliche, ma per farlo ha bisogno di denaro da immettere in circolazione. Chiede quindi alla BC di provvedere, offrendo in cambio dei titoli statali per lo stesso valore, diciamo 10 miliardi. Avviene quindi lo scambio denaro per obbligazioni statali. Dal momento che lo Stato ne entra in possesso li deposita presso un conto corrente, un’altra banca. Attraverso il meccanismo della riserva frazionaria, supponendo che chiunque entri in possesso del denaro lo depositi in banca, inizia l’effetto moltiplicativo della moneta. La prima banca ha infatti l’obbligo di detenere solo una piccola riserva del deposito, diciamo il 10%, quindi un miliardo, il resto, 9 miliardi, la banca potrà prestarli a chi ha bisogno. Il secondo soggetto ottenuti i 9 miliardi li depositerà a sua volta in una banca, che dovrà detenere 900 milioni (10%). Proseguendo con questo ragionamento la moneta entrata effettivamente in circolazione arriva ad essere 9 volte la cifra iniziale, circa 90 miliardi. Essendo aumentata l’offerta di moneta, molto di più dell’iniziale richiesta di soli 10 miliardi, l’inflazione è automatica. Quindi il denaro esistente perde valore reale, l’inflazione è intrinseca del sistema, basta pensare che il dollaro dal 1913 si è svalutato del 96% (FED).

Ora tutta la moneta in circolazione si regge su un debito iniziale dello Stato verso la BC, non considerando tutti gli altri prestiti effettuati successivamente. La BC applicherà su quel debito, secondo norma, un tasso di interesse, diciamo del 2%. Quindi tutto il denaro deve ritornare da dove è venuto, la BC, più la quota relativa la tasso di interesse, per un totale di $ 10.200 milioni. La stessa identica situazione troveremo con tutti gli altri che hanno preso denaro in prestito.
Il problema vero di fondo è che quei 200 milioni NON ESISTONO. Non sono stati creati. Entriamo così in un circolo vizioso senza fine: o qualcuno che ha preso i soldi in prestito fallisce perdendo tutto, oppure sarà necessario chiedere un nuovo prestito. Tutto il nostro sistema si fonda sul debito ed ha l’esigenza intrinseca che qualcuno fallisca. Se si osserva l’andamento dell’offerta di $ e del debito pubblico americano, si può notare come siano entrambi crescenti, hanno lo stesso trend crescente.

Una piccola considerazione sui bilanci delle BC. All’attivo troviamo gli assets, i titoli statali, al passivo troviamo la moneta circolante; il totale è in pareggio. Ma quanto costa alla BC realmente la moneta in circolazione? Poco, pochissimo, meno dello 0,30%. Per produrre una banconota da 100 € sono necessari solo 30 centesimi, tutto compreso. Pertanto, in realtà, tirando le somme tutto quello che entra è un RICAVO ENORME, che verrà poi distribuito ai soci privati, che ne potranno fare quel che vogliono, magari comprare i media, le grandi multinazionali ecc
Grazie ad organismi come la Banca Mondiale, il FMI, l’esercito, il sistema viene esportato in tutto il mondo, molto spesso anche osannato ed insegnato nelle scuole senza alcuna considerazione critica oggettiva.
Chiudo con una riflessione: pensate quanto potere ha chi possiede molti soldi, bene adesso pensate quanto potere può avere chi produce i soldi, le BC, i tecnocrati corporativi che controllano il mondo e determinano il nostro futuro.

9 comments:

Anonymous said...

mai sentito parlare dell'economia delle risorse?? e del progetto venere?

Anonymous said...

non vorrei risultare fuori luogo ma.......le banche del seme funzionano cosi uguale?

Anonymous said...

nota: ....il principio simpatia.....
a che cosa si riferisce? ho preso la traduzione da wikipedia, fonte non affidabile, però secondo me significa solo una cosa: Giulio aveva già capito tutto da un pezzo!

R0b said...

Le banche del seme non funzionano nello stesso modo del sistema bancario, perche' nel primo caso la risorsa prodotta, ovvero il semino magico, e' di derivazione NATURALE, quindi e' la natura stessa che tramite un particolare meccanismo rende possibile la produzione di seme, negandone quindi la fine; al contrario nel secondo caso, il sistema bancario e il sistema economico mondiale in generale, si basa su una risorsa ARTIFICIALE, una risorsa che ha luogo grazie all' accordo tra persone che quel pezzo di carta ha un valore che non corrisponde al valore reale, e a mio modesto parere il vero collasso arrivera' nel momento in cui la banconota prodotta avra' il medesimo valore del suo costo di produzione, che in questo momento e' 0,30 euro, ma che con il tempo spero diminuisca!

Non so' se avete mai sentito parlare della grande falla che esiste nell'utilizzo della moneta...

R0b said...

non mi potro' mai dimenticare le parole della docente di Economia della Cooperazione

"Tutto cio' che l'economia non considera, distrugge"

R0b said...

forse per principio simpatia, intende la sim patos cioe' il principio di avere stessi principi, un gioco di parole orrendo

Anonymous said...

duke ti do per molti versi ragione...purtroppo non è un luogo comune e non è demagogia dire: dove c'è banca c'è magagna!

del resto essendo società puntano al profitto...e sappiamo come fanno profitti!


Alessio

Anonymous said...

grande alessio!!

Anonymous said...

grande rob!

Labels

WELCOME TO THE TOR VERGATA'S JAIL