THE INFORMER

2008/08/31

Cambiando argomento: sulla guerra nel Caucaso

Salute a tutti!
Ormai per molti, purtroppo, le vacanze sono finite; le feste a base di sesso, droga and rock&roll mi sembrano purtroppo solo un vago ricordo; si torna alla realtà!
Sfogliando i giornali in questi giorni ho cercato di recuperare quanto mi ero perso per soddisfare i miei vizzi e…sorpresa, tra le migliaia di caxxate che vomitano in continuazione i nostri potenti mezzi di comunicazione di massa, leggo che il terribile Orso Russo si è risvegliato e minaccia nuovamente la “Libertà” dei popoli della terra. Mi riferisco alla guerra scoppiata nel Caucaso tra Georgia e l’ U.R.S.S. , che tutto l’occidente, specialmente gli USA, hanno immediatamente e duramente criticato, senza però entrare, a mio avviso, mai nel merito della questione. Addirittura sul Corriere è stato pubblicato un articolo in cui ci si interrogava su quale sarebbe stato il prossimo paese attaccato. Dalla serie “Cold War 2 : The Revenge”
La situazione è in realtà molto complessa. Negli anni 50-60 l’URSS, per “russificare” le nazioni appartenenti al “Patto di Varsavia” dona alcune sue regioni e province ai suoi alleati, come la Georgia, ma anche l’Ucraina, l’Ungheria, la Moldavia, la Polonia, etc. etc.
Le regioni in questione, l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia, hanno circa il 70% della popolazione russa e sono di fatto fuori il controllo di Tiblisi da più di 15 anni, cioè più o meno da quando è caduto il blocco sovietico, e sono tali aree ad aver subito per prime la repressione del governo, autoritario e semi dittatoriale, georgiano nel momento in cui hanno deciso di dichiarare la propria indipendenza nel mese di Agosto. Si parla infatti di indipendenza e non di annessione automatica alla Russia, magari di una riunificazione con l’Ossezia del Nord, già indipendente, ma nessuna annessione. Si discute molto anche sull’oleodotto, costruito, principalmente da compagnie americane ed europee (tra cui l’ENI), proprio in Georgia per aggirare Mosca. Tale oleodotto in realtà sembra non passare affatto per le regioni incriminate, anzi GAZPROM è in procinto di costruirne uno proprio in quelle zone, che senso avrebbe averne due?
La questione, a mio avviso, veramente determinante non viene però sfiorata da nessuno: cosa desiderano gli abitanti osseti e “abkhaziani”? Di questo non gliene frega niente nessuno.
Certo, quello che interessa è fomentare il clima della paura e del terrore e il bisogno di un uomo forte in grado di guidare i “Popoli della Libertà”, uno come McCain, non certo un povero negretto..
Sono alcune le cose che mi lasciano perplesso: gli USA hanno ancora il coraggio di parlare dopo quanto hanno fatto e soprattutto continuano a fare in Iraq, gli USA parlano di pace con l’URSS impiantando basi missilistiche in Polonia e che noi italiani dimentichiamo presto quanto abbiamo fatto per Trento e Trieste, Fiume e la Dalmazia.
Con questo post spero veramente di avervi annoiato.

3 comments:

Anonymous said...

che palle avevo scritto un fantastico commento e mi si è cancellato...dunque la questione era più o meno in questi termini..grazie fra per avermi ricordato quanto triste evidentemente sia stata la mia estate perchè in assenza di sesso droga festini rock and roll ho seguito la vicenda ogni gg in diretta dalla mia postazione lettino in spiaggia..purtroppo la mia chiusura mentale mi porta a leggere solo la repubblica ma effettivamente è come dici tu..e strano a dirsi ho pensato grosso modo le stesse cose...tornando a casa pensavo..ma è possibile che sti articoli nn dicano niente..tocca informarsi..poi appena mi accingevo a digitare qualcosa su google la vocina della protagonista di sex and the city mi chiamava e così rinviavo..così che ora nn so che dirti...secondo te sex and the city è una invenzione per sconfiggere obama??no perchè se così fosse mi sentirei plagiata..a proposito di plagio se nn sei stato tu a mettere il post col mio nome siamo in pericolo...c'è una persona in incognito ancora più idiota d te nel corso..ho paura!bene il post era grosso modo così..fra ti farò forse un giorno sapere la mia opinione...bye

Anonymous said...

secondo me, quanto tu dici può essere frainteso come una approvazione per come la Russia sta gestendo le cose. Invece anche loro stanno utilizzando la tattica del terrore, dell'Orgoglio patriottico, per mantenere saldamente il potere nelle loro mani (vedi l'era di Putin). Quindi praticamente usano la stessa tattica, le stesse regole di gioco. ovviamente essendo regimi dittatoriali pensano solo al "self-interest" come afferma il noto guru dell'economia S.G.

Anonymous said...

nn mi stupirei se dietro tutto ci fosse la mano congiunta di russia e usa...la politica del terrore fa comodo a entrambe...sicuramente anke il governo georgiano ha le sue colpe ma i due giganti ipocriti sono quelli che mi preoccupano di più...

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