Rompete le righe (ammesso che le abbiate mai mantenute)

Pensavate che vi avrei lasciato andare così, senza dire niente?ma soprattutto credevate davvero che mi sarei congedato senza uno straccio di post? anche se la mia lucidità non è pari al mio talento, mi cimento in un'impresa mai vista: il racconto di una vita spericolata, in omaggio a Papi..nel frattempo, mentre penso a cosa scrivere, vi auguro di passare delle buone vacanze, con tutte le declinazioni soggettive che ne esistono...insomma fate vobis. Personalmente, mi dedicherò allo studio del Paese e di quello che ne rimane, mantenendomi a distanza dall'ambiente eebl e dalla riunione storica che si terrà a Houston, PU, a cavallo delle feriae augusti...Ne approfitto per inviare il mio augurio di un piacevole soggiorno a tutti; sono inoltre assolutamente certo che la mia mancanza sarà fonte di rammarico solo per me e non per voi. Gli impegni istituzionali in terra sarda mi impediscono di presenziare alla riunione, lo sapete.
Se anche voi siete travolti da pensieri sul passato sul futuro sul come e sul perché, non dimenticate: un gelato può risolvere molti problemi.
Mi raccomando, ci si vede a fine Agosto..un bacione a tutte, ciao ai limoni ambulanti!

"Mezzogiorno di fuoco. Non il film, che c'entra anzi che c'azzecca(...). Quello che Manolo Irresuelto Burroso stava assaporando, era proprio un mezzogiorno di fuoco. Sdraiato come una lucertola sulle spiagge della Gallura, osservava incantato il movimento continuo del mondo che lo circondava. Lì,inchiodato dalla sua immobilità, ancorato dalle sue inespressioni e zavorrato dal porceddu interrato della sera prima. Era tutto un brulichìo di vita in quella minuscola porzione di mondo: ma era vita altra. C'erano i bori con lo slippino bianco, i surfisti che cercavano l'onda del secolo e i pappagalli che cercavano mangime estero per il loro sostentamento. M.I.B., scosso dalla verticalità solare, pensava che i primi si gonfiassero il pacco, i secondi non avessero capito l'importanza della "buena onda", i terzi fossero onesti lavoratori dell'amore condannati ad un triste destino di eterna malinconia. Il caldo non lasciava troppo spazio ai miniaturisti di una Istanbul di fine XVI secolo...anche loro boccheggiavano, lì sdraiati sotto la copertura solida, avvolti da fresche pagine di un romanzo da premio svedese...
L'ululato di un cocomero, improvviso e lancinante, sembrava riecheggiare le urla dell'intero mondo conosciuto: dai prigionieri di Guantanamo ai maori della Nuova Zelanda. M.I.B. fece una smorfia delicata, con il suo sorriso sghembo, ormai sempre più cadente. Il suo sguardo si posò su di una lucertola dai mille colori, nessuno dei quali era davvero identificabile: allora capì. Vide un lembo libero di spiaggia libera e sembrava fosse un corridoio: forse al sole piaceva il Trompe-l'œil, forse per M.I.B. era arrivato il momento del cappello...Non pensò a nulla, forse per la prima volta in vita sua, e davanti a tutti cominciò a pisciare sul suo libro, come se nulla fosse. Si girò verso un innocuo boro che discuteva di musica con una bonazza e vomitandosi il suo stile di dosso lo apostrofò con il sorriso sulle labbra: "Ah Costantì, ma vattela a pijà 'n' saccoccia!!!". Prese il suo telo da mare e si avviò verso il corridoio di libertà. Nessuno lo seguì; non era bello, c'era un ghigno sul suo volto e le sue maniglie dell'amore immalinconivano gli interisti che sognavano la Grande Coppa; non era libero da niente, ma era in movimento. "

Questo coacervo di cazzate non sarà letto da nessuno, e poco me ne importa:è un parto del mio intelletto però e lo dedico con grande stima ed ammirazione al MIGLIORE di tutti noi, senza scherzi e senza dubbio alcuno: CARLO D'ARABIA. Sei il numero 1, finalmente i fatti lo confermano. Mi raccomando portace un po' de sabbia!