THE INFORMER

2009/10/07

LODO AL FANO-EEBL INFORMA

La necessità del Lodo Al Fano (http://www.camera.it/parlam/leggi/08124L.htm) nasce dalla paura per il cosiddetto PROCESSO MILLS:

"Questo processo è scaturito dallo stesso avvocato Mills, il quale aveva scritto una lettera al suo commercialista, Bob Drennan. Nella lettera, Mills dichiarava che Berlusconi aveva versato in nero sul suo conto in Svizzera, tramite il suo dirigente Carlo Bernasconi, 600.000 dollari. Il versamento era dovuto alle testimonianze reticenti rese dinanzi al tribunale di Milano dove, nel processo per corruzione alla Guardia di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian, Mills non disse tutto quello che sapeva, ma svicolò abilmente fra le domande dei magistrati per tenere indenne "Mr B.". Dice testualmente Mills al suo commercialista "Ho tenuto fuori Mr B. da un mare di guai” [7]. A Londra, il commercialista Drennan, letta quella lettera, denuncia il suo cliente al fisco inglese per corruzione ed evasione fiscale. Questa confessione dell'ex-consulente della Fininvest innesca il processo, dal quale la posizione di Silvio Berlusconi è stata stralciata a causa dell'approvazione del Lodo Alfano, che congela i processi per le quattro alte cariche dello Stato, fra cui il Presidente del Consiglio.

Il 20 gennaio 2009 scrive un memoriale nel quale porge "profondissime scuse" a Silvio Berlusconi in quanto "vittima dei miei errori". "Ho fatto degli errori, ho condotto male i miei affari e ho causato molti fastidi e delle persone che non hanno in nessun modo meritato un tale guaio. Ma non sono mai stato corrotto da nessuno", scrive Mills nel suo memoriale. [8][9]

Questo processo è uno dei rari casi in cui i magistrati hanno (o meglio, avevano) a disposizione una prova schiacciante: la confessione dell'imputato. Per di più, questa in particolare, è anche estremamente attendibile, dato che la stessa è stata resa in un momento in cui il soggetto interessato non poteva nemmeno immaginare che tale documento sarebbe diventato una prova in Tribunale. Tuttavia, lo stesso Mills ha poi ritrattato quanto aveva confessato in precedenza, dicendo che in realtà i soldi venivano dall’armatore napoletano Diego Attanasio.

Il 17 febbraio 2009 è stato condannato[10] dal tribunale di Milano a 4 anni e 6 mesi per aver ricevuto 600.000 dollari versati sul suo conto da Silvio Berlusconi, attraverso il manager Carlo Bernasconi, per testimoniare due volte il falso nell'ambito di due processi in cui era imputato Silvio Berlusconi[11][12]. Il legale è stato inoltre interdetto per 5 anni dall'esercizio dei pubblici uffici e condannato a risarcire 250 mila euro alla presidenza del consiglio, costituita parte civile. Il 19 maggio 2009 sono state depositate le motivazioni della sentenza[13]. Nel luglio 2009 viene presentato il corposo appello (450 pp) da parte dei legali di Mills, dove non si risparmiano critiche ai giudici milanesi, definiti "Peggiori di uno sprovveduto studente di giurisprudenza" e si rincara la dose contestando la tesi secondo la quale la corruzione di cui si sarebbe reso responsabile Mills avrebbe anche compreso il reato di riciclaggio. "Sostenere che la corruzione comprenda in sè il riciclaggio e si consumi con la messa al sicuro della dazione corruttiva è un qualcosa di talmente enorme da non poter essere spiegato con la mera insipienza"[14]."

source: wikipedia.it (http://it.wikipedia.org)/wiki/David_Mills#Voci_correlate

3 comments:

SupeRRousi said...

La cosa stupenda di questo processo è come è nato:Mills manda la lettera e il suo commercialista lo denuncia!!! In Italia il commercialista si incazzerebbe dicendo:"Scusa, ma io qui cosa ci sto a fare!!!"

Emiliano said...

si si, effettivamente è quella la chicca, anzi SUPERCHICCA, del processo...è una visione del mondo lontana anni luce...

r0b said...

riusciremo ad uscire? Io inizio a cercare l'uscita!

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